Il 7 giugno abbiamo partecipato al Metaforum di Milano, un’importante occasione per riflettere sul ruolo attuale e sulle prospettive future del mining nell’ecosistema blockchain. Un settore che sta acquisendo sempre maggiore rilievo, non solo nel mercato delle criptovalute, ma anche in quello energetico, influenzando la domanda e l’offerta di energia e contribuendo a un futuro energetico più sostenibile.

Il Potere Decisionale dei Miner

Una recente ondata di attività ha stimolato la creazione di nuovi token, i BRC20, BRC30, e BRC271, sulla blockchain di Bitcoin. Questi token, nati come esperimenti, hanno generato un gran numero di transazioni, causando una considerevole congestione della rete Bitcoin. In questo contesto, i miner di Bitcoin hanno trovato un’inaspettata opportunità: la congestione ha portato a un aumento delle commissioni di transazione, raddoppiando la redditività del mining.

Questo periodo di fervore ha innescato un dibattito tra gli sviluppatori di Bitcoin sulla necessità o meno di implementare aggiornamenti per limitare la creazione di token come i BRC20, BRC30, e BRC271, per prevenire future congestioni della rete. Questo ha messo in luce il ruolo decisionale dei miner. Infatti, la decisione di procedere con un aggiornamento di questo tipo viene presa dalle pool di mining, che rappresentano dei veri e propri “timonieri” nel guidare lo sviluppo della blockchain di Bitcoin.

Mining e Sostenibilità Energetica

Il mining sta emergendo come un utile strumento per gestire l’energia rinnovabile in modo efficiente. Attraverso il “curtailment”, i miner possono utilizzare energia in eccesso in luoghi in cui è più abbondante, stabilizzando la rete elettrica. Questo processo sta facilitando la costruzione di nuove centrali energetiche rinnovabili in luoghi remoti, contribuendo a un futuro energetico più sostenibile.

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